martedì 30 marzo 2010

Tonno Tataki marinato all' Arancia, in crosta di Sesamo con emulsione di Basilico e artigli di Cipolla





In Italia sta arrivando l' estate e creare un piatto delizioso, fresco e veloce come questo farà felici tutti i commensali, una gran soddisfazione per gli occhi e per il palato... (e farà sembrare la dieta un piacere). Questa è la mia versione di un piatto che uso mangiare al mio Sushi bar preferito qui a Byron Bay. Aggiungere al giappone un sapore italiano gratifica il gusto e la vista. 


Ingredienti per 4 persone


Emulsione di Basilico:


Basilico   50 grammi di basilico

Olio extravergine di oliva ½ bicchiere.


Formaggio grattugiato    6 cucchiai da cucina di Parmigiano Reggiano e 2 di Pecorino


Aglio      2 spicchi


Pinoli      1 cucchiaio da cucina. (a me piace molto sostituire i pinoli con degli anacardi). Per l' "attivazione" Mettere la frutta da guscio a bagno per 4 ore (è più digeribile)

Sale grosso qualche grano


Mettere tutti gli ingredienti in un trita tutto o usare il mini piper e tritare finché non  si raggiunge ad una consistenza cremosa. (si può usare anche il mortaio) 




Tonno Tataki:


Filetto di Tonno freschissimo 400 grammi ogni filetto tagliato in modo che risultino filetti grandi come il palmo di una mano


Semi di Sesamo bianco 6 manciate Io non ne avevo ma volendo per dare più colore si può mischiare o sostituire con il  sesamo nero o semi di papavero.


Succo di un' arancia 


Salsa di soya 2 cucchiai


Olio extravergine d' oliva un pochino per ungere una padella rigorosamente anti-aderente


Cipolla bianca o rossa 1/4 tagliata a fettine come da foto


Marinate il tonno per 15 minuti nella salsa di arancia e soya.
Scolatelo e adagiate i semi di sesamo su un piatto, cospargete i filetti premendoli sul sesamo . Mettere l' olio nella padella antiaderente accendere il fornello e lasciare a fuoco alto. Aspettate che l' olio sia ben caldo e scottate il tonno su tutti i lati aiutandovi con una forchetta. Tagliate il tonno a strisce erte l'interno deve essere di un bel rosso vivo.
Adagiare due cucchiaini di pesto su un piatto e disporre le fettine di tonno, posare sul di esso le fettine di cipolla e gustare, magari con un calice di Falanghina Mastroberardino ( beati voi!  Qua in Australia ce lo sognamo).



















lunedì 29 marzo 2010

Dal Vietnam con furore













Ho combattuto una sorta guerra fredda in Vietnam contro gli americani... esattamente contro un americano in particolare. Tutto accadde non molto tempo fa, a metà Dicembre del 2005, a 47 anni di distanza dalla famosa "Chiến Tranh Chống Mỹ Cứu Nước" che letteralmente in vietnamita significa "Guerra contro gli americani per salvare la nazione".
La mia guerra è stata psicologica, io dovevo salvare solo me stessa e anche se ero dalla parte dei buoni... ho perso ingiustamente. Tutti sappiamo che però il "bene", alla fine, trionfa sempre. A volte capita proprio quando meno te lo aspetti, che "il maligno" trovi il coraggio di chiederti scusa... Vi racconterei i particolari di una storia piena di contraddizioni... ma lasciamo che i fantasmi del passato non infestino il radioso presente.


Hanoi, caos, smog, caldo afoso, mascherine per l' allarme aviaria, rumore incessante di traffico, motorini che corrono sulle strade compatti come squadroni di soldati. Mi dicevo: "o la va, o mi investono"  attraversavo, camminando senza esitazione al ritmo del fiume in piena di motocicli, sentendoli sfiorarmi a velocità i lembi dei vestiti e col fiato sospeso, il cuore in gola, quasi ad occhi chiusi, raggiungevo la sponda opposta del marciapiede. Ogni volta salvarsi la vita diventava un' euforica conquista. Dopo due giorni sono finalmente lontana da quel delirio...

A Nord, nella baia di Halong, "galleggia" la spettacolare isola di Cat ba, la più grande fra migliaia di isole, che hanno la forma di giganti assopiti sulla superficie dell' oceano e ricoperti di vegetazione.
Il battello sbuffava, procedendo lento ero in assoluta contemplazione, fortunata testimone di austeri, caratteristici e suggestivi paesaggi tra i più belli che abbia mai avuto il piacere di apprezzare, grotte tempestate di pietre preziose, enormi stalagmiti, stalattiti, laghi, cascate, villaggi galleggianti di fieri e ospitali pescatori... Il viaggio prosegue a sud




















Giungo sulla costa centrale vietnamita a "Cina Beach"  dove F.F. Coppola ha girato e diretto l' epico film della guerra del Vietnam "Apocalypse now".




La mia guerra invece finisce proprio quando arrivo a Cina Beach... Finalmente le tanto ambite onde!!! Una delle mie spiagge preferite in Vietnam. Ho avuto la fortuna di fare surf, mentre i pescatori cercavano a fatica di oltrepassare le onde in queste barche-cestini... 












Ed è proprio qui che "ho provato cose che voi umani non potete immaginare"...

Di ritorno dal Surf, la famiglia proprietaria della baracca in riva al mare, alla quale avevo affidato il mio motorino, mi invita per cena ... Premetto che nessuno parlava inglese... dovete sapere che per i Vietnamiti è inconcepibile, contro natura rifiutare quando viene offerto qualcosa, ma essendo straniera faccio finta di non conoscere la tradizione, dico di non potermi fermare, gesticolando, cercando di fargli capire che sarei dovuta tornare in albergo, non hanno voluto sentire ragioni. Quella che credo fosse la figlia dei proprietari, una ragazzina di 15 anni con gli occhi da bambi e uno sguardo così dolce che non dimenticherò mai, mi fa capire che l' avrei dovuta seguire sul retro, mi aiuta tenendo il tubo della doccia, mentre lavo via dal mio corpo l' odore di Oceano Indiano. Eravamo entrambe un pò imbarazzate e goffamente, fra stupore e sorrisi si è creata un intesa così umana impossibile da riferire a parole. Mi siedo sulla panca insieme alla numerosa famiglia vietnamita e mi vedo offrire delle pietanze deliziose, mangio quasi fino a scoppiare. Felici di avermi a cena, per celebrare l' occasione prendono una di quelle bottiglie che avevo visto solo al museo criminale o nei film dell' orrore. Dalla fotografia credo si capisca che erano piene di serpenti, scorpioni e Dio solo sa cos' altro, (una sorta di barolo vietnamita). Mi versano un bel bicchiere di liquore. Ormai consapevole che non avrei potuto rifiutare mi fido, afferro il bicchiere e butto giù un liquido con una potenza di gradi molto simile alla grappa... la mia faccia si contorce in una smorfia di schifo, una fragorosa risata riempie la baracca e la fa sembrare così bella,  erano contenti e spensierati come se  a cena, fosse inaspettatamente arrivata una  amica  cara che non vedevano da tanto tempo. E fu così che un bicchiere tira l' altro, (devo confessarvi una cosa, che in fondo quella pozione alcolica non era poi così male...) tornai a casa ubriaca e felice come poche volte ero stata nella vita. 





L'ospitalità in Vietnam è speciale, e proprio nel piccolo e consumato alberghetto dove alloggiavo mi sono stati offerti gli involtini vietnamiti, secondo la Lonely Planet i più buoni del Vietnam e francamente le ho dato ragione.

INVOLTINI VIETNAMITI



16 Gamberi precotti
8 Fogli di carta di riso (li trovate nei negozi asian food)
8 foglie di Menta
2 Carote
5 Funghi Champignon
1 Scatola di Germogli di soya
4 Foglie di Lattuga
3 Cipollotti quelli lunghi e fini (senza bulbo)
Pepe
1/2 Limone
1/2 arancia

Preparazione:

Tagliare Carote, Funghi, cipollotti e Lattuga alla Julienne. Porre le verdure Carote, Funghi, Cipollotti, Lattuga e germogli, le foglie di menta a pezzettini in una scodella con un cucchiaio di olio e il succo di mezzo limone e di mezza arancia e mescolare. Scolare il succo in eccesso.
Stendere su un piatto un foglio di carta di riso, inumidendolo poco da entrambi i lati in modo che si ammorbidisca ma non troppo.  , . Mettere come da figura un pò di verdure , 2 o 3 Gamberi e  una spruzzata di Pepe
Piegare le estremità laterali e arrotolare fino a formare un cilindretto.Alzare uno dei lembi come illustrato
Servire con Salsa di soya o agro dolce


Chúc ăn ngon!= Buon Appetito!!!

venerdì 26 marzo 2010

Base di Cioccolata e Tartufi al cacao e mistero di menta









Questa base è utile per creare molti dolci, questa volta la useremo per creare dei Tartufi al Cacao al mistero di Menta.


In Italia l' olio di Cocco potete trovarlo qua ve lo spediscono a casa. http://www.vitaminity.com/shop/details.asp?ProdId=COC01






(Prima di cominciare mettere a bagno "attivare" due tazzine di pinoli o anacardi per 4 ore, vi serviranno successivamente per la crema di menta)


Chocolate base:


4 tazzine di Cacao in polvere ( io ho usato dei semi di cacao organici, è la cioccolata nella sua forma originale, sono buonissimi )
1/2 Cucchiaino di estratto di Vaniglia
2 tazzine di Olio di Cocco
1/2 cucchiaino di Cannella in polvere
2 tazzine di succo d' Agave o di Miele
2 pizzichi di sale


Adagiare gli ingredienti in un  robot trita tutto (accendere lo stereo ad alto volume io ho ascoltato il Soundtrack di "In to the Wild " di Eddie Vedder cantante dei Pearl Jam se non avete visto il film lo consiglio vivamente è emozionante) e tritare fino a che gli ingredienti non diventino una purea...
Annusatela e assaggiatela mi saprete dire perché i Maya lo chiamavano "il cibo degli dei"...


Mettere in un contenitore di vetro e lasciare riposare in frigo per 2 ore.


Vi avevo promesso che avrei creato una ricetta con il Cocco Thai...




Tartufi al Cacao con mistero di Menta
Ingredienti per 7 Tartufi


Base al Ciccolato (precedentemente preparata)


4 tazzine di Menta fresca
2 tazzine di Pinoli o Anacardi (precedentemente attivati)
1/2 cucchiaio di Estratto di Vaniglia
1 tazzina di Sciroppo d' Agave o Miele
1 tazzina di latte di Cocco Thai
2 tazzine di polpa di Cocco Thai ( si scava con un cucchiaio all' interno della noce di cocco)
Cioccolato in polvere


Lasciando da parte il cioccolato in polvere e la Base di cioccolata che dovrà restare in frigo. Mischiare in un trita tutto gli ingredienti  fino a che la mistura non appaia ricca e cremosa.
Prendere la base di cioccolato dal frigorifero e con un cucchiaino estrarre la quantità di base necessaria per creare dei quadrati di 5 Cm e stenderla su un foglio di pellicola di plastica. Mettere un cucchiaino di crema di menta al centro del quadrato.  Aiutandoci con la pellicola tiriamo su e facciamo incontrare i lembi del quadrato di base di cioccolata, cerchiamo di chiudere il tartufo facendo aderire e schiacciando insieme tutti i lati del quadrato ( non importa se esce un pò di crema), tenendo sempre il tartufo avvolto nella pellicola e poi chiudendola a caramella su un lato. Mettiamo i tartufi in frigorifero per un ora, potremo dare una forma più arrotondata al tartufo una volta estratti dal frigo. Togliere la pellicola dai tartufi, mettere il cioccolato in polvere in un piatto e rotolare i tartufi sul cioccolato. Naturalmente oltre ad essere crudi , non avreste mai sospettato che la ricetta è completamente priva di zucchero, latticini o glutineCosa c'è di più buono e perfetto???

giovedì 25 marzo 2010

giovedì 18 marzo 2010

Torta viva alla banana e crema di cocco




Due giorni fa è stato il compleanno di Fabio, un nuovo toscanaccio nella comunità di Byron Bay, per l' occasione ho creato una torta fra le mie preferite,  eccovi la ricetta.
Per creare questa torta, è necessario mettere a bagno le noci e le mandorle la sera prima e poi sciacquarle ... se siete interessati a capire il procedimento di attivazione delle noci andate al post di (giovedì 11 marzo 2010).
Per creare questa golosissima torta



Avrete bisogno di un robot trita tutto, il che sarebbe ideale, o di un mini pimer,  in tal caso bisognerà avere pazienza, ostinazione (poi vedrete) ed avere 2 braccia forti.


Ingredienti per la base:

6 grosse manciate di noci o (noci del messico) Pecans  (attivate ovvero immerse in acqua per 12 ore)
2 grosse manciate di datteri
1/2 cucchiaino di cannella (io ne aggiungo sempre un pò di più perchè mi piace il gusto dolce della cannella)

Mettere tutti gli ingredienti  per la base in un robot trita tutto e tritare finché non diventa una pasta stenderla in una teglia per torte di 20 cm di diametro ( le teglie tonde che che hanno il bordo che si toglie sono perfette per questo tipo di torta) una volta stesa la pasta mettere la teglia in frigo

Ingredienti per la crema d' arancia e cocco

6 datteri
5 tazzine da caffè di cocco tritato
4 tazzine di acqua
1 tazzina di succo d' arancia appena spremuto
1 cucchiaio di scorza d' arancia grattugiata
1 pizzico di sale marino
6 banane 

Lasciate le banane per dopo e mettere tutti gli ingredienti  per la crema in un robot trita tutto e tritare finché non diventa una pasta morbida

Ingredienti per la crema di mandorle

8 grosse manciate di mandorle (attivate x 12 ore la sera prima)
3 tazzine d' acqua
3 pizzichi di sale marino 
8 datteri 
1 baccello di vaniglia da aprire in 2 lungo il bordo e grattare i semini con il cucchiaino ( usare la vaniglia pura è stupendo) oppure un cucchiaio di estratto di vaniglia 

Tritare le mandorle e l' acqua e poi aggiungere il resto degli ingredienti e tritare finché non si raggiunge la densità di una crema

Per creare la torta

Prendere la teglia dal frigorifero e stendere  una piccola dose di crema d' arancia e cocco, e stenderci su un letto di 3 banane tagliate a fettine poi stendere metà della crema d' arancia e cocco . Aggiungere e stendere la metà della crema di mandorle.  Stendere le fettine di tre banane, il resto della crema d' arancia e cocco il resto della crema di mandorleCoprire la torta con il cocco grattugiato. Refrigerare per 2 ore prima di servire.





STORIA DI UNA NOCE DI COCCO THAI


Ho scoperto una bevanda della quale non posso fare a meno...Due giorni fa giravo per il supermarket e sugli scaffali ho notato delle noci di cocco, ( ho bevuto tante volte il latte di cocco e non mi ha mai entusiasmata, con quel sapore di acqua un pò insipida), allora mi avvicino allo scaffale e sento parlare in tailandese, non c'era nessuno nei paraggi, guardo le noci che ammiccano facendo l' occhiolino e mi dicono in suadente lingua Thai: "comprami!". Mi lascio tentare.
Torno a casa  per preparare un dolce, ma il problema è insorto immediatamente: "COME LA APRO STA NOCE?"
Decido di fare come avevo visto tante volte in Indonesia, peccato che non avendo un macete, ho dovuto brandire sulla povera noce un coltello da cucina ... nel mentre pensavo alla storia del film "Cast Away" e mi chiedevo come c@§§o avrà fatto quel poveraccio a sopravvivere?... dopo 1000 mannaiate alla Psyco, con pezzi di noce che volavano per tutta la cucina, finalmente riesco a creare una crepa, ne esce un odore incantevole un mix tra pane appena sfornato e la dolcezza del cocco...  con l' avidità del gollum giro la noce e l'appoggio su un bicchiere, mi viene la gobba e con voce roca strascicata sussurro: " il mio tessssssssssoOOOro", ne esce il latte, lo assaggio... non potevo credere alle mie papille gustative! Una bontà infinita.  Anyway, il dolce che avevo in progetto di fare, è passato in cavalleria, perché il latte alla fine me lo sono bevuto tutto. Ma giuro che presto se mi dite che nella vostra città c'è la noce di cocco Thai , vi prometto che creerò qualcosa di veramente speciale.
Che la forza sia con voi!











martedì 16 marzo 2010

Festival dei due mondi di Spoleto

Sta sera ho fatto uno strappo alla regola, c' è voluto  poco per corrompermi ... è bastato un semplice tubero chiamato Tartufo...
Che mi ha ricordato un piatto che adoro ... tanti anni fa nel 1999 mi trovavo al festival di Spoleto con una delle mie migliori amiche, Azza. Fra uno spettacolo e un altro, andavamo sempre a mangiare in un posto che si chiama "la Cantina dei Corvi",  ... è stato un colpo di fulmine...
Il festival di Spoleto o festival dei Due Mondi è meraviglioso, merita assolutamente di essere visto, gli artisti e personaggi che vi prendono parte, appartengono al mondo della prosa, della lirica, della danza, dell'arte marionettistica, dell'arte oratoria, della musica, del cinema e della pittura (il festival anche se vi rimarrà difficile crederci, è nel suo genere unico e anche uno dei più importanti al mondo)... sono rimasta a dir poco affascinata da tutto ciò che ho visto ed in particolare mi ha rubato il cuore questo gruppo chiamato "Cool Heat Urban Beat". Io ed Azza siamo andati a vederli credo 3 volte.


 Un gruppo di ballerini e musicisti che mettono in scena una battaglia fra due gang metropolitane che si fronteggiano a suon di jazz tip tap, hip hop, break dance, rap, mambo, capoeira, reggae e cultura afro-dance americana, ai ritmi di un incredibile percussionista latino americano e di un eclettico dj. 
Lo spettacolo incorniciato dalla meravigliosa coreografia del Teatro Romano, dava vita a virtuosismi da mozzare il fiato. Infatti Spoleto è stata scelta per la sua particolarità architettonica, il maestro compositore Giancarlo Menotti (Fondatore) optò per Spoleto per la presenza dei due meravigliosi teatri  e per lo scenario unico della Piazza del Duomo. Un' elegante semplicità, di storia nell' arte che avvolgono di originalità, inusualità e talvolta esclusività gli spettacoli rappresentati. Aver partecipato al festival mi ha fatto sentire un' eletta. 
Dopo aver nutrito soavemente l' anima di arte in tutte le sue forme, sarà facile perdersi volutamente fra il dedalo di vie nel borgho medievale e lasciarsi deliziare da qualche piatto tipico, come gli strangozzi alla spoletina...


domenica 14 marzo 2010

Macadamia Figs & Prosciutto Salad



Qua nella Baia è arrivato l' autunno, ovviamente non come lo conosciamo noi in Italia, però i frutti creati dalla stagione più fresca sono ormai sui tavoli dei mercati. Quindi colgo l' occasione di presentarvi un' insalata di fichi e macadamia da leccarsi i baffoni.
ps: immagino non sia stagione di fichi in Italia potreste sostituirli con dell' uvetta che da un senso dolciastro o dei fichi secchi...

1 mazzo di Rughetta
2 manciate di baby Spinach
5 Fichi
2 manciate di noci di Macadamia
4 fette di Prosciutto
1 Scalogno
6 Pomodori secchi
Scaglie di Parmiggiano...

Lavate l' insalata mettetene un pò sui piatti, sbucciate i fichi tagliateli in 4 dal picciolo senza affondare troppo con il coltello in modo che risulti un fiore come da figura e stendeteli sull' insalata, tagliare a fettine il prosciutto e metterlo ai lati dei fichi, ridurre in pezzettini grossolani le macadamia e metterne una manciata in ogni piatto, tagliare  a fettine fine lo scalogno e guarnire la nostra insalata, aggiungere i pomodori secchi tagliati a striscioline e poi le scaglie di parmiggiano.

Condire con 
Aceto balsamico 
Olio
Sale
Pepe

Oppure con questa salsa di miso...





Miso dressing 

5 cucchiai di olio d' oliva
2 cucchiaini miso, red, barley o hatcho
1/2 spicchio di aglio grattugiato
Un pezzettino piccolissimo di zenzero grattugiato
2 cucchiai di succo di limone
1/4 cucchiaio di olio di sesamo 
2 pizzichi di pepe 
2 spruzzate di  shoyu o salsa di soia (la shoyu è salsa di soia fermentata) 

Combinare tutti gli ingredienti sbattendoli e mischiandoli con una forchetta. 
Bon Appetit!


venerdì 12 marzo 2010

Il potere dell' arte...

Arte ... l' arte mi tiene sveglia fino alle 6 di mattina, le idee mi inondano di emozioni pompando adrenalina impedendomi di dormire...
Le mie mani guidate da una forza interiore irreprensibile  sono in totale abbandono, impossessata dalla mia stessa anima.
Ecco l' embrione dei miei deliri artistici...




L' uso dei colori non è il mio forte, allora approfitto per andare a farmi spiegare da Giorgio in arte Jorghe artista neo beat che dipinge divinamente, il mistero dei colori. Non a caso la corrente beat è la mia preferita in assoluto artisti come Andy Warhol, Basquiat per citare alcuni fra i più famosi...per rimirare le  opere di Jorghe basta un clik su questo link  http://nuke.jorghe.com/... a dopo

Dedicato alle mandorle...

Vorrei ringraziare Elisa, la prima lettrice ad aver commentato sul blog, facendomi delle domande che mi hanno ispirata ad entrare nel particolare...  

Perché attiviamo le noci? Perché il sapore è molto più piacevole? Anche, ma non solo: dovete sapere che un consumo regolare di frutta a guscio non attivata, può portare a disturbi digestivi più o meno come quelli del glutine. Costipazione, crampi allo stomaco e gonfiore, questi sono esempi di alcuni problemi di persone, che hanno mangiato frutta a guscio "unactivated". È per questo che l'attivazione delle noci è un processo importante.



Come possiamo attivare le noci? Una noce attivata è essenzialmente una noce germinata. Il processo di attivazione, richiede che le noci siano messe a bagno in acqua per un periodo di 8 -12 ore, periodo che varia a seconda del tipo di noci. L'acqua disattiva gli inibitori e porta la noce alla vita. Le noci a fine processo vanno sciacquate per pulirle dai tannini (acidi), enzima inibitori e gli inibitori delle proteine. Una volta che le nostre noci sono state asciugate con un panno o scottex, per mantenerle si possono lasciare ad asciugare su un panno asciutto per 24 ore e poi chiudere in un contenitore e lasciare in frigo per un massimo di 3 giorni.  Con un disidratatore idealmente si possono disidratare a basse temperature (40 gradi) per un periodo di 24 ore e mantenere in frigo per un periodo più lungo. Immagino che consumate appena attivate, le noci siano piene di nutrienti appena sbocciati e quindi di vita. Le copro completamente di acqua la sera prima di andare a dormire, così al mio risveglio, sono pronte per preparare un delizioso latte di mandorla...

Latte di Mandorla Base

2 tazze d' acqua
2 o 3 manciate di Mandorle preferibilmente attivate
4 Datteri o del miele per zuccherarlo
1 baccello di Vaniglia

Con un pò di estro potete fare una vostra versione del latte, magari aggiungendo del cardamomo, o un pò di cannella...
Scrivetemi un commento se vi vengono delle idee malsane...

Mettendo tutti gli ingredienti nel frullatore e frullando per un minuto o più, si otterrà del buonissimo latte di mandorla che può essere sostituito al latte normale, da bere così o con del cioccolato, nelle torte, da usare con i cereali,(a proposito di cereali! Ho mangiato una granola non convenzionale perché deidratata, era croccante e profumatissima di cannella con semi, macadamia e fichi, una bontà infinita! Appena avrò fra le mani l' essiccatore vi proporrò una mia versione della granola). Potete anche filtrare il latte con un colino se non amate la polpa e il marrone delle bucce, o addirittura sbucciarle prima di frullarle, visto che la buccia in realtà per essere proprio precisi, sarebbe meglio evitarla.


Grazie per la visita, vi auguro il meglio nel vostro meraviglioso viaggio della vita ... Diffondete la luce che risiede in voi.
Namaste